Tutte le polemiche che accompagnano il tema dell’immigrazione devono necessariamente lasciare il passo quando il focus della nostra attenzione si sposta su tutti quei bambini ed adolescenti – di tutte l’età – che da soli, senza genitori od un parente che si prenda cura di loro sono arrivati sulle nostre terre dopo aver affrontato un viaggio mortale. Perché in questo caso non stiamo parlando di migranti e di profughi, ma di minori che, in quanto tali, non solo abbiamo il dovere morale di proteggere, ma anche quello giuridico, in virtù di quella Convenzione di New York sui diritti del fanciullo ratificata anche dall’Italia e che garantisce la tutela dei minori senza nessuna discriminazione ed indipendentemente dal modo con il quale sono entrati nel nostro Paese.